GUIDA PRATICA ALL'ORTO IN TERRAZZO, PER COLTIVARE OVUNQUE, COME NATURA INSEGNA

"Nel giardinaggio c’è molto di più di quanto sembri. Non si tratta solo di avere fiori bellissimi o di raccogliere frutta e verdura. Proprio come il suolo su cui poggia, il giardino è ricco e vivificante, in molti più modi rispetto all’ovvio". Parola di Claire Masset scrittrice inglese amante di gatti e giardini che, in un delizioso libro, ci spiega Perché curiamo il giardino (Guido Tommasi Editore). E passeggiando tra arte, scienza e filosofia ci conduce verso le gioie di fiore e piante. Un enigma che scrittori, artisti, scienziati e filosofi ci aiutano a scandagliare e a capire, come, oggi più che mai, anche chi ha una vita frenetica e pieni di impegni, chi ha poco tempo o pochi soldi, si lascia affascinare da un piacere che è anche grande fatica, oltre che anche di un desiderio potente di isolamento dal resto del mondo.

Questa deliziosa guida ragionata, divisa per temi, ricca di spunti e riflessioni ci spiega perché il giardinaggio è cura della terra, prima, ma poi è sicuramente cura dello spirito. Bellezza, rifugio, crescita, spirito, amore o felicità: sono alcuni capitoli di una passione intergenerazionale e per niente classista. il giardino è la fuga, è un bozzolo accogliente che raccoglie tra verde e colori i ricordi, magari di una vita. Claude Monet, Voltaire, Elizabeth Von Arnim, Vita Sackville-West ci insegnano - raccontandoci le loro esperienze con la terra - come: "Il giardino è un ottimo insegnante. Insegna la pazienza e un'attenta vigilanza, l'industriosità e la parsimonia, e più di tutto, la fiducia totale" secondo le parole di Gertrude Stein.

E quando abbiamo risolto l'enigma sul perché curiamo il giardino (ma anche senza risolverlo) dedichiamoci ai nostri di appezzamenti verdi. E se non disponiamo di pezzo di terra va bene anche un piccolo terrazzo cittadino. Come ci spiega Il Giardiniere da Davanzale (edito da Guido Tommasi Editore con le illustrazioni di Annie Davidson) dove con un pizzico di inventiva, pazienza possiamo anche imparare a coltiva 50 piante facile (anche micro ortaggi) per trasformare la nostra casa, dall'aloe alla salvia passando per basilico, broccoli, lattuga, lavanda e origano. E "non importa se avete un indubbio pollice verde o siete principianti assoluti: prendete un po' di terriccio e iniziate" spiegano nell'introduzione del libro. "Che sia in casa o all'aperto, il giardinaggio non è una scienza esatta ma tutta questione di istinto, e fare è l'unico modo per imparare". Ecco allora che il libro parte dall'Abc: un piccolo annaffiatoio, un nebulizzatore, un paio di forbici e un mix di terriccio. Ci introduce nel mondo dei vasi e dei parassiti. E poi via con le istruzioni per l'uso: "con un pizzico di inventiva, pazienza e qualche tentativo, potete riempire i davanzali, il piano della cucina, le mensole e molti altri angoli di casa con piante rigogliose che potrete mangiare o usare per i vostri piatti o una tisana rilassante. O rallegravi semplicemente della loro presenza".

E che tutti - ma proprio tutti - possono praticare questa arte quasi curativa lo racconta anche Gian Marco Mapelli, educatore ambientale, consulente e divulgatore, conosciuto sul web come @amicodellepiante, nel suo primo libro da poco sugli scaffali Il mio spazio verde. La guida pratica, per coltivare ovunque, come natura insegna (DeAgostini).

"Forse avete già provato a comprare dei vasi, ma avete visto perire miseramente le vostre piante e vi siete convinti di avere il “pollice nero”, oppure avete già uno spazio verde e a cercate il suggerimento giusto per migliorarlo. - ci racconta all'inizio Mapelli., nell'introduzione. "In queste pagine proverò a darvi qualche consiglio utile a modificare il vostro approccio. Perché coltivare, in vaso o in piena terra, significa innanzitutto creare un luogo ricco di biodiversità e in armonia con l’ambiente, capace di regalarci bellezza, un profondo senso di benessere e (perché no?) cibo".

Un libro trasversale quello di Mapelli che si rivolge a chi è alle prime armi come pure ad hobbisti più esperti, ma anche di qualche professionista curioso per chi vuole occuparsi di uno spazio verde o per chi ha disposizione solo un terrazzo. Un testo corposo (220 pagine) suddiviso in tre parti: la prima si occupa dello "Spazio" di come sceglierlo e di quanto se ne ha a disposizione, da un prato ad un pergolato ad un terrazzo; di cosa decidere di coltivarci - orto o giardino? - e di quali attrezzature sono necessarie. La seconda parte ci introduce nella gioia della piantumazione, autoproduzione, semi, trapianti e innesti. La terza e ultima è dedicata alla manutenzione e alla cura con una breve digressione finale su biodiversità e insetti impollinatori. Perché come scrive sempre Mapelli: "Ogni giardino, balcone e davanzale svolge molte funzioni: contribuisce ad abbellire il nostro quartiere e il territorio, aiuta il clima, favorisce la biodiversità, dà un contributo al benessere psicologico delle persone appartenenti alla comunità e, in più, può fornire cibo". E se volete avvicinarvi all'arte del giardinaggio con i vostri figli Il piccolo orto di Maja di di Lena Anderson (lupoguido) è pieno di idee, spunti da copiare e brevi testi per avvicinarsi in punta di piedi alla fragile e avventurosa vita delle piante. La Anderson ritrae la gioia di Maja nel prendersene cura, sommergendoci di bellezza e di un desiderio ardente di natura e di vita all’aria aperta. Barbabietole, patate, rabarbaro, insalata, carote, finocchi, piselli, cavoli, porri e cipolle: pagina dopo pagina, si scopre un orto da vicino, erbe aromatiche incluse.

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