LASCIARE LA CITTà E VIVERE IN CAMPAGNA? OH, YES, IL 2024 è IL TUO MOMENTO

Dopo il Covid si torna a vivere in campagna?

Dal 2020, l'anno in cui è cominciata la pandemia, è successo un fatto molto particolare sia in Italia che nel resto d'Europa: sempre più persone si sono rese conto che gli spazi, in città, sono angusti, stretti e difficili da vivere in casi particolari come quello di un pericoloso virus in circolazione. E che invece le case in campagna, con spazi ampi, giardini e natura tutto attorno, in certi casi consentono di vivere decisamente meglio.

La sfida tra città e campagna è piuttosto antica. Se ne parla sin dalla rivoluzione industriale, quando migliaia di agricoltori e pastori in tutto il mondo abbandonarono le campagne per trasferirsi in città e fare gli operai e gli altri mestieri legati alla tecnologia, all'amministrazione e all'industria.

Eppure dopo il Covid c'è stata una nuova svolta molto importante: le campagne sono tornate, insieme ai piccoli centri di provincia, al centro delle attenzioni immobiliari: ville, bifamiliari, case col giardino attorno, ma anche baite, cascine e vecchie abitazioni tradizionali tipiche dei piccoli centri storici collinari. L'Italia di questo tipo di immobili è piena: si stimano in centinaia di migliaia le case sfitte, e in diversi milioni se si considerano sia quelle sfitte che quelle abbandonate e cadenti.

Quali sono i vantaggi di vivere in campagna?

Le città rimangono, in Italia, tra i pochi posti in cui sia possibile crescere economicamente e fare carriera: pochissime aziende hanno sede nei piccoli centri, e di conseguenza vivere in città rischia di essere una scelta obbligata.

Ma dopo il Covid, che ha messo in evidenza le criticità di vivere in città, c'è stato un cambiamento. Il lavoro agile (in inglese "smart working") si è diffuso rapidamente tanto da entrare nelle abitudini di migliaia di lavoratori e lavoratrici. Ed ecco che vivere in città, di colpo, non è più un obbligo. Anzi.

Vivere in campagna (magari lavorando da remoto per aziende che hanno sede in città) significa aumentare anche del doppio il proprio potere d'acquisto. Affitti più bassi, case più grandi, spazi verdi più accessibili, spese più economiche, servizi come quelli sportivi a costi minori, asili nido e scuole con più posti per i bambini, ma anche meno traffico, aria più pulita e inquinamento sonoro e luminoso minore. Il tutto a parità di stipendio.

2024-04-26T11:52:08Z dg43tfdfdgfd