LA NUOVA FRONTIERA DELLA MODA E DELLO STYLING? GLI SPORTIVI E I LOOK DEGLI ATLETI

Mentre la moda si prepara a un 2024 all'insegna dello sport, con Louis Vuitton sponsor ufficiale delle Olimpiadi di Parigi, anche gli stylist si spostano dai tappeti rossi ai campi da gioco: la nuova ossessione adesso, più che le celeb, sono infatti gli atleti. E, se per gli sportivi più popolari, venerati come divinità, avere uno stylist personale non è niente di nuovo, oggi anche quelli in erba ci tengono sempre di più all'immagine e assumono consulenti di moda nella speranza di approdare a proficue collaborazioni con i grandi brand del lusso.

A guidare la nuova corrente c'è un nome in particolare, quello della stylist Courtney Mays, l'asso nella manica dei giocatori dell'NBA per le questioni di stile. Tra i suoi clienti abituali ci sono talenti del calibro di Chris Paul, Kevin Love, DeAndre Jordan, la medaglia d'oro olimpica Sue Bird, poi ancora Diana Taurasi e Brittney Griner. Nata a Cleveland, Mays ha sviluppato una passione per la moda e lo styling una volta trasferitasi in Michigan per frequentare l'università, dove ha studiato storia dell'arte ma si è cimentata in varie attività extracurriculari legate alla moda, tra costumi per gli spettacoli teatrali e servizi fotografici. Questo amore diventa carriera a New York, dove inizia a lavorare prima con la stylist Tracy Reese, poi come assistente di Rachel Johnson e Crystal Streets, vestendo (tra i tanti) il leggendario cestista Lebron James. Da qui, la sua storia si lega a doppio filo con lo sport – non a caso, trasferitasi a Los Angeles e messasi in proprio, il suo primo cliente fu Chris Paul.

Se fino a qualche anno fa "era difficile far realizzare abiti per qualcuno come Lebron perché l'industria della moda non capiva che sì, è alto 2 metri e centimetri, ma può comunque indossare e rappresentare bene il marchio" – come ha spiegato May a The Zoe Report – oggi i tempi sono decisamente cambiati e le case di moda non faticano più a vedere il valore degli atleti come influencer, che sempre più spesso fanno capolino dalle prime file delle sfilate più importanti di New York, Londra, Milano, Parigi. Come sempre, parte del merito va anche ai social che da un lato documentano lo stile degli atleti tramite account come @LeagueFits e @FootballerFits, dall'altro fanno da cassa di risonanza per i brand dato che i singoli giocatori hanno spesso decine di milioni di follower in più rispetto alle stesse case di moda con cui collaborano. Sport e moda si intrecciano da secoli, ma mai come oggi le sinergie si sprecano: sempre di più sono i giocatori internazionali che non solo diventano testimonial per una casa di moda ma fondano perfino il loro brand.

Tramite il look, il giusto stylist può aiutare un atleta a veicolare messaggi di natura politica e sociale – come è accaduto nel 2020 con Chris Paul e i suoi outift in supporto del movimetno Black Lives Matter – per assicurarsi che la sua immagine ne rifletta i valori e lo stile di vita anche fuori dal campo. Se prima si guardava molto ai red carpet, infatti, oggi la conversazione si è spostata in strada e i look off-duty, le tenute da tutti i giorni, sono sempre più sotto i riflettori e in grado di influenzare i gusti dei loro giovani seguaci. Proprio per questo, essere stylist di un atleta può rivelarsi molto proficuo: il tappeto rosso richiede sessioni di styling una tantum, ma curare l'immagine di un personaggio anche al di fuori di eventi, settimane della moda e PR tour è un lavoro continuo. Senza contare che, i giocatori, sono praticamente in giro tutto l'anno (e così i loro stylist) – "Cerchiamo costantemente look perché, in una normale stagione, giocano 82 partite, quindi è un progetto ricorrente" spiegava Mays a The Zoe Report.

Secondo Business Of Fashion, tuttavia, si tratta ancora di un fenomeno prettamente americano. In Europa gli atleti stanno iniziando a comprendere solo adesso la potenzialità di costruirsi un brand personale, un'immagine che vada oltre la prestazione sportiva, rendendoli icone da seguire nonché sbloccando l'accesso a numerose partnership commerciali. "I calciatori portano con sé molto di più rispetto al semplice sport che praticano, ma in precedenza non è mai stato permesso loro di esprimersi al di fuori di esso", ha detto a BOF il giovane stylist londinese Algen Hamilton, che cura l'immagine di diversi giocatori della Premier League. "Il mio lavoro con questi ragazzi consiste nel presentare la loro intera personalità, le loro passioni e interessi, attraverso la moda".

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