PERCHé LA VAL DI FIEMME è DIVERSA: 5 COSE DA FARE NELLA VALLE DEL WELLNESS

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Sì, la Val di Fiemme è diversa dalle altre, con una sua autenticità molto forte: ci sono 5 cose da fare assolutamente nella valle del wellness. È un luogo del Trentino (e in parte dell’Alto Adige) non troppo famoso ma capace di entusiasmarci, ormai in tutte le stagioni.

Negli ultimi anni gli enti locali hanno lavorato per allargare l’offerta turistica sempre di più e venire incontro a chi cerca esperienze di diverso tipo nella natura, con un occhio al benessere.

Le possibilità sono tante: dai percorsi in bici alle escursioni guidate dagli accompagnatori locali, dalle strutture dedicate al wellness (quasi tutti gli hotel hanno una spa) alle iniziative per famiglie e sportivi.

Perché la Val di Fiemme è diversa: 5 cose da fare nella valle del wellness

Fra Predazzo e Cavalese, tra la come la Catena del Lagorai a Sud e il gruppo del Latemar a Nord-Est. la Val di Fiemme è meno celebrata di altre zone della regione, e proprio per questo vale la pena visitarla. Non che in estate non ci sia folla, ma se ci vai in autunno e in primavera, o comunque fuori stagione, puoi vivere esperienze straordinarie.

C’è qualcosa di diverso rispetto alle altre valli: qui si respira il senso di comunità. Fin dal Medioevo quando nacque la Magnifica Comunità di Fiemme, che ancora oggi si occupa di gestire il patrimonio boschivo e quello dei fiumi.

Si percepisce ancora quello spirito di coesione (qui si conoscono tutti più o meno), con grande ospitalità e un occhio attento allo sviluppo turistico, alla valorizzazione del territorio senza perdere identità.

Abbiamo percorso in lungo e in largo la Val di Fiemme e abbiamo selezionato cinque cose da fare per assorbire il meglio di questa terra immersa nella natura e portarsi a casa esperienze che rimangono dentro. Sono attività che possono fare tutti, anche i bambini, e spaziano dalle escursioni a piedi a quelle in bici, dal relax sportivo a quello naturale, compreso il forest bathing.

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1. Escursione a vedere l’alba sul Corno Bianco

Consultate il meteo per capire qual è l’ora esatta dell’alba e parcheggiate un’ora prima nello spiazzo del Passo di Oclini. La salita è facile (si sale da circa 2000 a 2300 metri, serve la lampada frontale) su un sentiero ben tracciato.

Vale la pena alzarsi magari alle 5 del mattino: lo spettacolo dell’alba che sorge, con la vista che spazia fra la catena del Latemar, il gruppo del Catinaccio, il Corno Nero e il Geopark Unesco Bletterbach-Dolomiti è una cosa di quelle da fare nella vita.Al ritorno rivedrete tutto a colori e senza la patina del buio e sarà sorprendente: sembra un paesaggio quasi mediterraneo, con il sentiero di calcare bianco che scende serpeggiando in mezzo a distese di pino mugo.

2. Forest Bathing e cervi a Paneveggio

Il Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino è piuttosto grande e il consiglio è quello di entrare dal centro visite di Predazzo e seguire uno dei tanti sentieri che lo attraversano. Uno su tutti? Il sentiero Marciò, circa un’ora a piedi, o anche in bici, su piste larghe e facili, ponti sul fiume e passaggi in mezzo al verde.

È l’occasione per “perdersi” nel bosco tenendo come riferimento il fiume (tanto è facile ritrovare la strada) e sentire tutti i i profumi e i benefici di larici, abeti rossi e cirmoli.

Ancora meglio quando piove, perché il bosco dà il suo meglio.Nel parco c’è anche un’area dedicata ai cervi, con una ventina di esemplari che scorrazzano a portata d’occhio. Da metà settembre a fine ottobre poi è la stagione degli amori e si organizzano escursioni per andare a sentire il bramito dei cervi. Una cosa che ti tocca in profondità.

 

3. Mountain bike sul lago del Forte Buso

Tutta l’area è ricca di percorsi per mountain bike,. Uno particolarmente bello e abbordabile gira attorno al lago del Forte Buso (o Lago di Paneveggio), appena sotto il parco. A Predazzo ci sono diversi negozi di noleggio bici (e ebike) che forniscono anche informazioni. Per chi volesse percorsi più impegnativi, come il giro del Latemar, del Cermis, la salita alla Baita Segantini e altri, qui ci sono tante informazioni.

 

4. Relax e sport al biolago di Predazzo

A Predazzo, dove prima c’era un maneggio, il comune ha dato vita a un’area sport e relax con al centro un biolago, piccolo specchio d’acqua originato da una sorgente sotterranea. Le acque sono così pulite (senza trattamenti chimici) che ora che si pensa di collegare lago all’acquedotto locale.Il laghetto arriva a una profondità di 1,50 metri e ci si può fare il bagno, praticare SUP, slackline e altri sport acquatici. Ma anche giochi per i piccoli, concerti, yoga e altre pratiche promosse dalle associazioni locali. Attorno c’è un grande prato con un bar-bistrot per rifocillarsi.

In fianco passa una delle tante piste ciclabili della zona.

5. A piedi nel bosco del silenzio

Ascoltare il silenzio non è una cosa così scontata: a Villa di Fiemme è nato u luogo proprio per questo scopo. È il Sentiero dei Silenzi Diversi, un percorso ad anello di 6 km dentro il bosco, con 10 stazioni (ideate dall’artista locale Sergio Camin) di sosta e ascolto della natura, ed eventualmente meditazione.Un modo molto semplice per usare l’arte stimolando il dialogo uomo-natura. E un modo intelligente per

capire meglio l’anima della val di Fiemme.

Foto: Martino De Mori, Visitfiemme

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