«HO INIZIATO A LAVORARE A 15 ANNI MA I MIEI FIGLI HANNO CAMBIATO IL MIO CONCETTO DI CARRIERA: ORA VOGLIO GODERMI LA VITA»

Si può cambiare concezione del lavoro anche dopo anni e anni di carriera? Kimanzi Constable ha iniziato a lavorare a 15 anni. Per lui, il lavoro non era solo un mezzo di sostentamento, ma un riflesso della sua identità. «Mia madre, originaria del Kenya, ci ripeteva che il lavoro era la chiave del successo. Crescendo, ho interiorizzato questa convinzione: un buon lavoro significava una vita realizzata», racconta a Business Insider

«In pensione a 57 anni ho un nuovo stile di vita: ora vivo on the road su un camper con mia moglie. A farmi cambiare idea è stato... un sorriso»

Negli anni, il suo percorso lo ha portato a gestire un'attività di successo, ma il costo personale è stato alto. «Quando qualcosa andava storto al lavoro, influiva su tutto il resto. Il lavoro era diventato la mia vita». Poi, qualcosa è cambiato: non era più solo e a far parte della sua vita, a quel punto, c'erano anche i suoi figli. Diventato papà di cinque figli (tutti appartenenti alla Gen Z), Kimanzi ha osservato con stupore il loro approccio alla vita lavorativa. «Quando sono entrati nel mondo del lavoro, ho notato che vedevano quest'ultimo in modo completamente diverso rispetto a me. Per loro, un lavoro è solo un mezzo per guadagnare e godersi la vita».

«Un modo più sano di vivere la vita»

I suoi figli non credono nella necessità di sacrificare decenni di vita per una pensione incerta. Usano senza esitazione i giorni di malattia e i benefici offerti dalle aziende, senza sentirsi "cattivi dipendenti". Questo atteggiamento ha spinto Kimanzi a riflettere sulle proprie convinzioni. «Non si tratta di pigrizia, come molti della mia generazione pensano. È un modo diverso, forse più sano, di vivere la vita».

A 43 anni, Kimanzi ha iniziato un percorso di cambiamento. La terapia, si legge sul sito statunitense, lo ha aiutato a riconsiderare la sua relazione con il lavoro e a scoprire chi è al di là della sua professione: «Ho capito che c'è molto di più nella vita oltre alla carriera». Oggi lavora come consulente, ma con un ritmo diverso. Viaggia per il mondo e si dedica a ciò che ama. Grazie ai suoi figli, Kimanzi ha imparato che il lavoro non deve essere il fulcro della propria esistenza. «Il mio obiettivo è raggiungere l'indipendenza finanziaria e avere il tempo di scoprire tutto ciò che mi sono perso quando il lavoro era la mia unica priorità».

2024-11-22T20:26:27Z