Non guardare agli occhiali da sole come un semplice accessorio, perché oltre ad essere fondamentali per dare carattere al look ci raccontano molto di più di quel che si possa immaginare sulla nostra storia. Ogni generazione, infatti, ha avuto i suoi modelli di punta che al solo vederli ci riportano immediatamente indietro nel tempo in un incredibile viaggio tra stile e cultura.
Partendo dal presupposto che la loro origine è molto lontana e sfumata, non è chiarissimo quando siano apparsi i primi prototipi ma alcuni indizi riportano alla popolazione Inuit (il popolo dell'Artico tra Stai Uniti, Groenlandia e Canada) che li usava con un puro scopo funzionale, ovvero per proteggersi dai riflessi di neve e ghiaccio; altre fonti risalgono alla popolazione cinese del XII secolo, in questo caso ad usare qualcosa di simile agli occhiali da sole erano i giudici che utilizzavano lenti di quarzo scuro per nascondere le loro espressioni durante i processi giudiziari.
Ma gli occhiali da sole per come li conosciamo oggi hanno un'origine molto più recente, che parte dagli albori dello scorso secolo. Anche in questo caso però non c'è un'unica persona a cui attribuire l'invenzione. La Bausch & Lomb, azienda americana produttrice di lenti, lenti a contatto ed altri prodotti (che nel 1937 diede vita a niente di meno che la famosissima Ray-ban), all'occasione produceva dei modelli dalle lenti oscurate, tuttavia è nel 1929 che Sam Foster fonda la prima azienda che produce occhiali da sole, riscuotendo un grande successo a livello mondiale. Da allora gli occhiali da sole sono diventati una parte essenziale della vita di tutti i giorni di ogni individuo segnando tutte le generazioni fino a oggi.
Essendo quindi dagli anni '30 un accessorio non più puramente funzionale ma anche estetico, l'occhiale da sole ha una cadenza ciclica, nel senso che alcune montature classiche tornano ad essere di tendenza periodicamente a intervalli non sempre regolari, proprio come accade con i capi di abbigliamento nella moda. A partire da uno dei modelli più iconici di sempre: gli aviator. Entrati nella pop culture grazie al cult movie Top Gun con Tom Cruise, questo modello ha segnato sia tutti coloro che hanno vissuto a cavallo degli anni '80; anche se - come il nome stesso suggerisce - il loro design fu pensato inizialmente per i piloti dell'aviazione americana negli anni '20 e '30.
O ancora, se parliamo di montature tonde e colorate cosa ti viene in mente? Il movimento hippie, siamo pronti a scommetterci. Questo tipo d'occhiale ha caratterizzato lo stile di un'intera generazione di giovani tra gli anni '60 e '70, e ogni tanto ritorna ai giorni d'oggi per conferire leggerezza e un tocco vintage (che non guasta mai) ai nostri look. Oppure vogliamo parlare dei Ray-Ban Wayfarer? Un modello che non abbiamo paura di definire un evergreen assoluto. Creato negli anni 50, è diventato un must have nei primi anni 2000 perché sta letteralmente bene con tutto e con qualsiasi stile; senza contare l'impareggiabile qualità a marchio Ray-ban.
Ma la storia non è priva di capitoli bui e di dubbio gusto. Uno di questi lo conosciamo bene tutti noi Millennials; che abbiamo vissuto in prima persona i temibili Carrera Champion. Niente contro questo popolarissimo modello degli anni 2000, il problema sorge nel momento in cui la sua popolarità è andata fuori controllo: i fac simile fioccavano, declinati in qualsiasi colore, fantasia e soprattutto con anche design assolutamente no sense. Come quello che al posto delle lenti sfoggiava delle linee che impedivano persino una visone corretta. Oppure, sempre noi Millennials, abbiamo dato vita al trend degli occhiali da sole senza lenti. Fortunatamente ci siamo lasciati alle spalle questo triste fashion chapter. Oggi? La varietà lascia spazio ad un ampia scelta, tra i modelli più popolari del momento sicuramente quelle a mascherina, che hanno vissuto un revival proprio in questi ultimi anni.
2024-04-30T10:07:35Z